Il caffè ci accompagna durante tutto il giorno, ed il più delle volte ci scordiamo di quante tazzine abbiamo effettivamente consumato.
Un recente studio, condotto dall’University of South Australia, ha studiato il limite, oltre il quale il consumo di caffè potrebbe nuocere alla salute, soprattutto a quella del sistema cardiovascolare.
È risultato che il consumo di oltre le sei tazzine di espresso, potrebbe determinare un aumento del rischio cardiovascolare. Perché il cuore rimanga in buona salute, le tazzine consumate dovrebbero essere al massimo cinque
Gli studi di correlazione tra cuore e caffeina
L’attenzione dello studio è stata rivolta alla caffeina, presente non solo nel caffè ma anche nel thè e nel cacao.
In passato, nel 2015 l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, aveva già fissato i limiti per la caffeina, stabilendone valori tra 200mg e 400 mg, da tutte le fonti della stessa.
La dose massima (400 mg), corrisponde all’incirca a 5 tazzine al giorno di espresso.
Nonostante questi ultimi studi, i ricercatori sono in continuo dibattito, ed i risultati della ricerca sono talvolta anche contrastanti .
Altre ricerche sul caffè
Un’altra indagine del Journaul of American College of Cardiology, ha stabilito che il consumo abituale di caffè sia associato ad un minor rischio dell’apparato cardiovascolare, e non sembra associato a problemi di ipertensione, iperlipidemia ed aritmie.
Due studi su Annals of Internal Medicine, sostengono che la consumazione di caffeina sia associata ad una riduzione del rischio di mortalità.
In questo ultimo studio, che ha coinvolto dieci paesi europei, e che è stato firmato da 48 ricercatori guidati da Marc Gunter, sono emersi risultati simili tra tutte le etnie analizzate.
In sostanza si è evidenziato che
- Coloro che consumano almeno una tazza di caffè giornalmente, presentano un rischio minore del 12% di morte, per tutte le cause ( cancro, malattie cardiovascolari, patologie renali e respiratorie , diabete)
- Quelli che consumano tre o più tazze, rispetto a chi non beve caffè, ha un rischio inferiore del 18% di morte per tutte le cause.
La ricerca suddetta ha coinvolto 521330 individui, per la maggior parte sopra i 35 anni, e provenienti da Italia, Germania, Danimarca, Olanda, Grecia, Regno Unito, Norvegia, Spagna, Francia. Tali soggetti sono stati seguiti con questionari e test, mediamente per un periodo di 16 anni.
Come si spiegano gli effetti benefici del caffè
Il ricercatore Marc Gunter ha spiegato che i benefici del caffè risiedono nei composti che contiene (polifenoli, acidi clorogenici, diterpene), i quali hanno proprietà antiossidante.
Lo studio da lui condotto ha rivelato i maggiori benefici sull’apparato digerente. È risultato inoltre, che i consumatori di caffè, hanno un miglior profilo enzimatico del fegato , ed un miglior controllo del glucosio, nonché un minor tasso di infiammazione dell’organismo .
Lo studio Australiano su quante tazzine di caffè bere al giorno
In questa ultima ricerca sono stati analizzati campioni di dati, genetici e delle abitudini alla consumazione di caffè di 350mila persone.
Tra questi soggetti, tra i 37 ed i 73 anni, più di ottomila avevano avuto problemi cardiovascolari gravi . Leggi infarto e nuove speranze nella terapia genica
Sulla base di questa analisi statistica, è emerso che il rischio dipende dalla quantità di caffè consumata.
In sostanza, assumere più di sei tazzine giornaliere, è apparso associato ad un incremento del rischio cardiovascolare del 22% rispetto a chi ne consuma 1 o 2 .
Questa nuova ricerca, ha anche evidenziato , che chi non assume caffè o assume del decaffeinato, ha un leggero incremento tra il 7 e l’11% di rischio cardiovascolare rispetto a chi ne assume con moderazione.
È infatti emerso che le persone che hanno le percentuali più basse di rischio cardiaco, consumano da 1 a 4 caffè giornaliero.
Infatti, secondo i precedenti studi sopracitati, il caffè eserciterebbe un effetto protettivo, grazie alla sua ricchezza in composti antinfiammatori ed antiossidanti.
Conclusione sul consumo del caffè
Da quanto emerso,come per tutte le cose, è la dose che fa il veleno!
Il consiglio di questa nuova ricerca australiana è di limitare l’assunzione di caffè a meno di sei tazzine al giorno. Oltre queste dosi, il caffè può essere dannoso per la salute.
Durante questa ultima indagine sugli effetti del consumo della bevanda, è stato evidenziato che una mutazione di un gene (CYP1A2), connesso al metabolismo della caffeina, metabolizza quest’ultima quattro volte di più rispetto al gene standard.
Tuttavia, rimane, anche in presenza del metabolismo più veloce della caffeina, lo stesso rischio cardiovascolare. Ne consegue, che anche i portatori di tale mutazione, non devono assumerne più di cinque .