Gli oleoliti si ottengono dalla miscelazione di una pianta, o sue parti, allo stato fresco o essiccato, con un olio. Attraverso questo processo la pianta rilascia le sue proprietà.
Gli oli più usati per la preparazione
Gli oli più comunemente impiegati sono quello di :
- Oliva
- Semi di girasoli
- Riso
- Palma
- Mandorle
Tuttavia, nella loro preparazione se ne possono usare moltissimi altri.
Gli oleoliti sono spesso definiti macerati o infusi, e nell’uso comune, vengono chiamati olio, con a seguire il nome della pianta, generando spesso confusione .
Tra gli oleoliti più comuni si ritrovano quello di :
- Calendula
- Iperico
- Elicriso
- Arnica
- Alloro
- Peperoncino
- Aglio
- Rosmarino
- Achillea
Usi degli oleoliti
Accanto a quelli per uso alimentare, ve ne sono moltissimi, ed in maggioranza, utilizzati per il trattamento sulla superficie cutanea.
La produzione degli oleoliti ad uso alimentare, deve prendere in considerazione il rischio di botulismo.
Quest’ultimo è dovuto alla possibile presenza del Clostridium Botulinum, nelle erbe e nelle spezie non acide o acidificate.
Tra quelli ad uso alimentare, si ricorda l’oleolito al peperoncino.
L’olio estrae dal peperoncino la capsaicina, sostanza liposubile che è appunto responsabile del sapore piccante.
La maggior parte degli oleoliti, tuttavia, è impiegata sulla superficie cutanea. Essi possono essere impiegati sia per frizionamento che per massaggio
Il loro impiego può rivelarsi utile per diverse finalità, secondo le proprietà delle singole piante, ed avere effetto:
- Lenitivo
- Antiinfiammatorio
- Cicatrizzante
- Coadiuvante il massaggio, sportivo o rilassante
Una terza categoria di oleoliti, sono quelli impiegati per instillazioni rino-balsamiche. Essi si usano, o applicandoli con un batuffolo di cotone , o eseguendo suffumigi (diluendoli in soluzioni di acqua calda).iLeggi suffumigi
Occorrente per la preparazione degli oleoliti
È necessario procurarsi :
- Le piante, dalle quali si intendono estrarre i principi attivi liposubili
- Dei contenitori o delle bottiglie di vetro, preferibilmente scuri.
- Un olio vegetale, secondo la disponibilità e/o la preferenza
Tra gli olii più utilizzati per la creazione di oleioliti da usare sulla cute, ricordiamo
- L’olio di oliva. Questo è ricco di Vit E, e permette una lunga conservazione del preparato ottenuto. Inoltre ha azione emoliente ed idratante.
- L’olio di mandorle. Anche questo è molto idratante. Ha lo svantaggio di non conservarsi a lungo
- L’olio di riso. È nutriente ed elasticizzante ed ideale per gli arrossamenti.
- Di girasole, ricchissimo di Vit E e molto adatto a pelli secche tendenti a screpolarsi
Step per la preparazione
In linea generale si tratta di una preparazione nella quale l’olio fa da solvente ed estrae i principi attivi liposolubili, attraverso la macerazione a fresco.
La droga (pianta o parti di pianta), fresca o secca, va sminuzzata è lasciata macerare nell’olio.
I passi da seguire sono i seguenti :
- Dopo aver sminuzzato la droga, la si pone nel recipiente o nella bottiglia di vetro
- Si aggiunge l’olio scelto fino a coprire la droga, ma stando attenti a non oltrepassarla molto.
- Si chiude il barattolo , o la bottiglia. Se il contenitore non fosse scuro, è necessario avvolgerlo con carta stagnola
- Si pone il contenitore al buio, in un luogo fresco ed asciutto, lontano da fonti di calore e luce.
- Un paio di volte la settimana si agita il contenitore per assicurare sempre una corretta miscelazione olio-droga
- Occorre attendere circa 40 giorni.
- Passato questo periodo, corrispondente ai tempi medi per estrarre i principi attivi, occorre filtrare il tutto con un setaccio. Una migliore filtrazione si ottiene attraverso l’uso di un canovaccio di cotone pulito.
Per gli oleoliti casalinghi si è soliti utilizzare olio di :
- Oliva extravergine
- Riso
- Jojoba
- Moltissimi altri
I prodotti che si ottengono sono utili per massaggiare la pelle.
In alcuni casi possono essere usati semplicemente per profumarla ed idratarla, nutrirla, tonificarla ed esplicare, insieme al massaggio, un effetto rilassante.
Conservazione degli oleoliti
Tali preparati sono soggetti ad irrancidimento, tanto che spesso si consiglia di aggiungere qualche goccia di Vit E ad azione antiossidante. È consigliabile, per conservarli più a lungo, tenerli in recipienti scuri chiusi, lontano da fonti di calore e di luce.
Il primo oleolito che vi consiglio di provare a fare è quello di lavanda, molto facile, molto profumato. Inoltre la lavanda la si trova facilmente , e se non la si avesse la si può reperire, a costo modico, nelle erboristerie.
Vi occorrerrano:
Fiori di lavanda, olio, e barattoli, ed eseguire gli step sopra accennati.
Ricordatevi di non mettere lo stelo, poi è tutto molto semplice. A tale proposito allego un video su come realizzare l’oleolito di lavanda facilmente.
Grazie e buona visione